Futuro incerto per il settore Automotive

24 Luglio 2025 0
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Dopo anni di crescita sostenuta, il settore automotive globale si trova di fronte a un drastico cambio di marcia. Secondo lo studio “Navigare nella nebbia. Il futuro incerto dell’automotive” realizzato da Bain & Company, presentato a Milano durante il 24° rapporto Aniasa, nei prossimi cinque anni il mercato dell’auto smetterà di crescere.

Addio espansione globale

Tra il 2001 e il 2017, l’industria automobilistica ha vissuto una fase di espansione, trainata soprattutto dalla Cina e dall’Asia nel complesso. Ma oggi lo scenario è radicalmente cambiato: tra il 2017 e il 2030 la crescita media annua sarà appena dello 0,2% a livello globale. Una vera frenata rispetto al passato.

  • Cina: crescita ridotta allo 0,3%

  • Europa: contrazione dello 0,6%

  • Nord America: -0,4%

  • Giappone e Corea: -1,2%

Gli unici segnali positivi arrivano da Asia meridionale (+2,7%) e Sud America (+1,5%), destinati a diventare i nuovi fronti di espansione.

Europa in retromarcia: 15 milioni di veicoli in meno

Entro il 2028, rispetto alle proiezioni fatte solo tre anni fa, l’Europa registrerà un calo di 15 milioni di veicoli. Il Nord America non sarà da meno, con un deficit previsto di 7,5 milioni. Un gap che mette a rischio la sostenibilità dei produttori più esposti a questi mercati ormai maturi.

Dazi e tensioni globali: il caso dei costruttori tedeschi

A rendere ancora più incerto il futuro ci sono le tensioni commerciali tra le grandi potenze. Le case automobilistiche tedesche sono tra le più vulnerabili: circa la metà dei loro volumi di vendita è potenzialmente a rischio a causa della stagnazione in Europa, del rallentamento in Cina e dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Anche Giappone e Corea temono ripercussioni, soprattutto sul mercato americano dove sono fortemente presenti.

Italia: l’auto resta centrale, ma il nuovo non convince

Nel contesto globale, l’Italia mostra una dinamica peculiare. L’auto privata resta il mezzo preferito per gli spostamenti, ma gli italiani comprano sempre meno veicoli nuovi. Al contrario, cresce il mercato dell’usato, segno di una crescente incertezza legata a normative complesse, transizione ecologica e rincari continui.

Il prezzo resta la variabile più determinante nelle scelte di acquisto. Tanto che, secondo lo studio, ben il 35% degli italiani valuta l’acquisto di veicoli cinesi o asiatici proprio per motivi economici.


Il settore automotive si trova di fronte a una fase di trasformazione profonda, segnata da stagnazione, tensioni geopolitiche e cambiamenti nei comportamenti dei consumatori. Il futuro dell’auto sarà meno occidentale, più frammentato e guidato dalla capacità di adattarsi rapidamente a nuove dinamiche economiche e tecnologiche.

 

Fonte: Studio Aniasa – quattroruote.it


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