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27 Agosto 2025 0

PROSEGUE LA FASE DI CONTRAZIONE

Il mercato automobilistico italiano prosegue la sua fase di difficoltà anche nel mese di luglio, registrando una nuova contrazione, seppur più limitata rispetto al mese precedente. Con 118.493 immatricolazioni, il settore ha chiuso il mese con una flessione del 5,1%, rispetto alle 124.871 unità dello stesso periodo del 2024.

Il canale dei privati nel mese segna una battuta d’arresto ben più importante, con un calo del 13,5%, a conferma ulteriore della sofferenza del mercato.

Il bilancio dei primi sette mesi dell’anno conferma la tendenza negativa: con 973.396 immatricolazioni, il mercato perde il 3,8% rispetto alle 1.011.338 unità registrate nel periodo gennaio-luglio 2024. Ancora più significativo il confronto con il periodo pre-pandemico: la perdita rispetto al 2019 rimane pesante, con un -21,3% e oltre 263.000 unità in meno.

ACCELERATA DELLE CAPTIVE

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenza per i privati una flessione più pesante del mercato. La quota si riduce di 5,3 punti al 56,4% del totale (52,5% nel cumulato, -3,6 p.p.). Le autoimmatricolazioni guadagnano 1 punto e mezzo, portandosi al 14,9% di quota e al 10,7% nel cumulato (-0,7 p.p.). Il noleggio a lungo termine a luglio cresce in volume e quota, guadagnando 2,7 punti, al 20,5% (23,6% nei 7 mesi, +3,2 p.p.), confermando la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo delle società Top. Il noleggio a breve termine nel mese sale all’1,6% del totale (+0,3 p.p.) e al 7,7% nei 7 mesi (+0,8 p.p.); le società recuperano 0,9 punti, al 6,7% del mercato, al 5,8% nel cumulato (+0,3 p.p.).

IL BENZINA CEDE 5,1 PUNTI

Tra le alimentazioni, in giugno perdono quota tutti i motori endotermici: il motore a benzina cede 5,1 punti, scendendo al 23,3% (25,7% nel cumulato, -4,3 p.p.). Il diesel perde quasi 1/3 dei volumi, fermandosi al 9,5% di share (-3,4 p.p. e al 9,8% in gennaio-luglio, -4,5 p.p.); il Gpl scende al 10,2% a luglio (-1,2 p.p.) e al 9,2% nel cumulato (-0,2 p.p.). Sempre molto dinamiche le vetture ibride che nel mese raggiungono il 44,6% (+4,5 p.p.) e il 44,5% (+5,5 p.p.) nei 7 mesi, con un 13,6% per le “full” hybrid e 31,0% per le “mild” hybrid in luglio. Come anticipato, le auto BEV si portano al 4,9% del totale (+1,5 p.p. e al 5,2% in gennaio-luglio, +1,4 p.p.), mentre le PHEV salgono al 7,5% (+3,6 p.p. e al 5,6% nei 7 mesi, +2,3 p.p.).

SEGMENTAZIONE

L’analisi della segmentazione mostra in luglio una flessione delle berline e dei Suv del segmento A, rispettivamente al 9,1% e 1,6% del totale mercato. Nel segmento B flettono le berline (al 17,9%) mentre recuperano leggermente i Suv, al 30,3% di share. Viceversa, nel segmento delle medie (C) crescono le berline (al 4,3%) e calano i Suv (al 19,9%). In luglio segnano un calo consistente le berline del segmento D, allo 0,6%, a fronte di un buon incremento dei Suv all’8,5% di share. Nell’alto di gamma, stabile la quota delle berline (allo 0,2%) e dei Suv (all’1,7%). Infine, le station wagon rappresentano il 2,6% del totale, gli MPV il 2,4% e le sportive lo 0,9%.

AREE GEOGRAFICHE

Sul fronte delle aree geografiche, in giugno il Nord Ovest mantiene la leadership, con una quota stabile al 30,4% (al 29,3% nei 7 mesi, +0,8 p.p.). Il Nord Est perde 1,5 punti, al 25,2% del totale (30,7% nel cumulato), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di 2,8 punti, al 22,4%. Il Centro Italia sale al 28,2% nel mese (+3,3 p.p., al 25,8% in gennaio-luglio), l’area meridionale scende al 10,6% e le Isole al 5,7% (rispettivamente 9,3% e 4,9% nel cumulato).

EMISSIONI

Le emissioni medie di COdelle nuove immatricolazioni in luglio cedono il 5,1% a 113,3 g/Km e il 4,4% nei 7 mesi a 114,3 g/Km.

L’analisi delle immatricolazioni di luglio per fascia di COriflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta l’8,3% del mercato, il 4,0% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 7,8% e 2,8% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 63,4% (66,2% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 19,6% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,5% (rispettivamente 19,2% e 2,0% nei 7 mesi).

Fonte: unrae.it

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24 Luglio 2025 0

Dopo anni di crescita sostenuta, il settore automotive globale si trova di fronte a un drastico cambio di marcia. Secondo lo studio “Navigare nella nebbia. Il futuro incerto dell’automotive” realizzato da Bain & Company, presentato a Milano durante il 24° rapporto Aniasa, nei prossimi cinque anni il mercato dell’auto smetterà di crescere.

Addio espansione globale

Tra il 2001 e il 2017, l’industria automobilistica ha vissuto una fase di espansione, trainata soprattutto dalla Cina e dall’Asia nel complesso. Ma oggi lo scenario è radicalmente cambiato: tra il 2017 e il 2030 la crescita media annua sarà appena dello 0,2% a livello globale. Una vera frenata rispetto al passato.

  • Cina: crescita ridotta allo 0,3%

  • Europa: contrazione dello 0,6%

  • Nord America: -0,4%

  • Giappone e Corea: -1,2%

Gli unici segnali positivi arrivano da Asia meridionale (+2,7%) e Sud America (+1,5%), destinati a diventare i nuovi fronti di espansione.

Europa in retromarcia: 15 milioni di veicoli in meno

Entro il 2028, rispetto alle proiezioni fatte solo tre anni fa, l’Europa registrerà un calo di 15 milioni di veicoli. Il Nord America non sarà da meno, con un deficit previsto di 7,5 milioni. Un gap che mette a rischio la sostenibilità dei produttori più esposti a questi mercati ormai maturi.

Dazi e tensioni globali: il caso dei costruttori tedeschi

A rendere ancora più incerto il futuro ci sono le tensioni commerciali tra le grandi potenze. Le case automobilistiche tedesche sono tra le più vulnerabili: circa la metà dei loro volumi di vendita è potenzialmente a rischio a causa della stagnazione in Europa, del rallentamento in Cina e dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Anche Giappone e Corea temono ripercussioni, soprattutto sul mercato americano dove sono fortemente presenti.

Italia: l’auto resta centrale, ma il nuovo non convince

Nel contesto globale, l’Italia mostra una dinamica peculiare. L’auto privata resta il mezzo preferito per gli spostamenti, ma gli italiani comprano sempre meno veicoli nuovi. Al contrario, cresce il mercato dell’usato, segno di una crescente incertezza legata a normative complesse, transizione ecologica e rincari continui.

Il prezzo resta la variabile più determinante nelle scelte di acquisto. Tanto che, secondo lo studio, ben il 35% degli italiani valuta l’acquisto di veicoli cinesi o asiatici proprio per motivi economici.


Il settore automotive si trova di fronte a una fase di trasformazione profonda, segnata da stagnazione, tensioni geopolitiche e cambiamenti nei comportamenti dei consumatori. Il futuro dell’auto sarà meno occidentale, più frammentato e guidato dalla capacità di adattarsi rapidamente a nuove dinamiche economiche e tecnologiche.

 

Fonte: Studio Aniasa – quattroruote.it

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17 Luglio 2025 0

BRUSCA FRENATA A GIUGNO

Nel mese di giugno le immatricolazioni di auto in Italia hanno registrato una brusca frenata: con 132.191 unità, la flessione si attesta a -17,4% rispetto alle 160.120 unità dello stesso mese del 2024, che aveva tuttavia beneficiato dell’avvio degli incentivi.

Il consuntivo del primo semestre dell’anno accentua la flessione del mercato a -3,6% con 854.690 immatricolazioni rispetto alle 886.467 di gennaio-giugno 2024 e una distanza di gran lunga più profonda rispetto ai livelli pre-pandemia: un calo del 21,1% del mercato e una perdita di 228.500 unità sul 2019.

Sul fronte della transizione energetica, a giugno si registra un lieve recupero di quota delle auto elettriche pure (BEV) che salgono al 6,0% rispetto al 5,1% di maggio. In termini assoluti, i volumi segnano però un -40,7% rispetto a giugno 2024, quando il “click day” dell’avvio degli incentivi portò la quota ad un eccezionale 8,3%.

Le ibride plug-in (PHEV), unica alimentazione in crescita con un robusto +70%, confermano il trend positivo in parte legato anche alla normativa sui fringe benefit, salendo al 7,2% rispetto al 6,4% di maggio di quest’anno e in forte crescita rispetto al 3,5% di giugno 2024. Complessivamente, la quota delle auto a basse o zero emissioni (ECV) si attesta al 13,2%.

FLESSIONE DEI PRIVATI

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenza una sostenuta flessione dei privati, dovuta anche al confronto con un corrispondente mese 2024 molto dinamico per l’avvio degli incentivi. La quota scende di 8,6 punti al 50,9% del totale (51,7% nei 6 mesi, -3,3 p.p.). Le autoimmatricolazioni, seppur in calo in volume, guadagnano 0,6 punti, portandosi al 14,2% di quota e al 10,1% nel cumulato (-1,0 p.p.). Il noleggio a lungo termine a giugno guadagna 4,9 punti, al 23,8% di quota (24,0% nel 1° semestre, +3,3 p.p.), per la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo delle società Top. Il noleggio a breve termine nel mese sale al 4,9% del totale (+1,9 p.p.) e all’8,5% nei 6 mesi (+0,8 p.p.); le società salgono nel mese al 6,2% (+1,1 p.p.), al 5,7% nel cumulato (+0,3 p.p.).

FORTE SPINTA DELLE IBRIDE

Tra le alimentazioni, in giugno perdono quota i motori endotermici: il motore a benzina cede 2,9 punti, fermandosi al 23,6% (26,1% nei 6 mesi, -4,1 p.p.). Il diesel perde il 35,8% dei volumi, al 10,0% di share (-2,8 p.p. e al 9,9% in gennaio-giugno, -4,7 p.p.). Il Gpl perde mezzo punto al 9,6% a giugno e conferma il 9,1% nel cumulato. Forte spinta delle vetture ibride che salgono al 43,6% di share nel mese (+4,9 p.p.) e al 44,5% nel cumulato (+5,6 p.p.), con un 12,9% per le “full” hybrid e 30,7% per le “mild” hybrid in giugno. Come anticipato, le auto BEV nel mese scendono al 6,0% del totale (-2,3 p.p. e al 5,2% in gennaio-giugno, +1,3 p.p.), mentre le PHEV salgono al 7,2% (+3,7 p.p. e al 5,3% nei 6 mesi, +2,0 p.p.).

SEGMENTAZIONE

L’analisi della segmentazione mostra in giugno una flessione delle berline e dei Suv del segmento A, rispettivamente all’8,3% e 2,7% del totale mercato. Anche nel segmento B flettono le berline (al 16,7%) e i Suv, al 27,7% di share. Parallelamente, nel segmento delle medie (C) cedono le berline, al 5,0%, in leggerissima flessione i Suv, al 21,8% di quota. In giugno segnano un calo consistente le berline del segmento D, all’1,2%, a fronte di un buon incremento dei Suv all’8,5% di share. Nell’alto di gamma, in crescita allo 0,3% la quota delle berline, stabile all’1,5% quella dei Suv. Infine, le station wagon rappresentano il 3,1% del totale, gli MPV il 2,4% e le sportive lo 0,9%.

NORD-OVEST AL COMANDO

Sul fronte delle aree geografiche, in giugno il Nord Ovest mantiene la leadership, con il 29,5% di quota (-0,2 p.p. e al 29,1% nei 6 mesi, +0,9 p.p.). Il Nord Est perde 0,7 punti, al 28,4% del totale (31,5% nel semestre), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di ben 5,7 punti, al 22,7%. Il Centro Italia sale al 27,5% nel mese (+2,5 p.p., al 25,5% in gennaio-giugno), l’area meridionale scende al 9,6% e le Isole al 5,0% (rispettivamente 9,1% e 4,8% nel cumulato).

EMISSIONI

Le emissioni medie di COdelle nuove immatricolazioni in giugno calano dello 0,2% a 112,3 g/Km e il 4,3% nei 6 mesi a 114,5 g/Km.

L’analisi delle immatricolazioni di giugno per fascia di COriflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 9,4% del mercato, il 3,6% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 7,7% e 2,7% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 62,6% (66,5% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 20,3% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,2% (rispettivamente 19,2% e 2,0% nei 6 mesi).

 

Fonte: unrae.it

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19 Giugno 2025 0

Dal 1° ottobre 2025 stop ai diesel Euro 5 in Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna: ecco cosa cambia

A partire dal 1° ottobre 2025 entreranno in vigore nuove limitazioni alla circolazione per le auto diesel con omologazione Euro 5, ovvero i veicoli immatricolati tra il 2011 e il 2015. Le misure interesseranno tre Regioni del Nord Italia: LombardiaPiemonte ed Emilia-Romagna. Si tratta di un ulteriore passo nella lotta all’inquinamento atmosferico, dopo il già esistente divieto per i diesel Euro 4 e precedenti.

Lombardia: divieto permanente nei Comuni più popolosi

In Lombardia, le restrizioni avranno carattere permanente. Dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30, le auto diesel Euro 5 (categoria M1) non potranno circolare nei Comuni di Fascia 1, che comprendono i capoluoghi di provincia e le aree limitrofe, e nei Comuni di Fascia 2 con più di 30.000 abitanti. Tra questi ultimi si segnalano Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e San Giuliano Milanese.

Piemonte: stop stagionale durante i mesi freddi

Il Piemonte adotta un approccio stagionale. Il blocco alla circolazione sarà attivo:

  • dal 1° ottobre 2025 al 15 aprile 2026

  • ogni anno, dal 15 settembre al 15 aprile,

sempre nei giorni feriali, dalle 8:30 alle 18:30, nei Comuni con oltre 30.000 abitanti. Le città interessate includono, tra le altre, Torino, Novara, Alessandria, Asti, Cuneo, Moncalieri, Biella, Vercelli, Rivoli e Verbania.

Emilia-Romagna: restrizioni fisse in pianura e a Bologna

In Emilia-Romagna, le limitazioni saranno permanenti a partire dal 1° ottobre 2025 e si applicheranno:

  • ai Comuni di pianura con più di 30.000 abitanti

  • all’agglomerato urbano di Bologna

I divieti saranno in vigore nei giorni feriali, dalle 8:30 alle 18:30. Altri Comuni potranno scegliere di aderire volontariamente alla misura.

Deroghe con Move-In: come funzionano

Per chi non può o non vuole cambiare auto, le tre Regioni offrono un’alternativa: l’installazione del dispositivo Move-In (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti). Questo sistema consente di monitorare i chilometri percorsi, permettendo di circolare entro un limite annuo stabilito in base alla classe ambientale del veicolo.
È possibile richiedere l’attivazione del servizio tramite i siti ufficiali delle Regioni.

 

Fonte: alvolante.it

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12 Giugno 2025 0

MERCATO STABILE A MAGGIO

A maggio il mercato delle autovetture conferma una sostanziale stabilità: 139.390 immatricolazioni, -0,2% rispetto alle 139.612 dello stesso mese del 2024. Nei primi cinque mesi si registrano 722.452 immatricolazioni, 3.900 in meno (-0,5%) rispetto alle 726.347 del corrispondente periodo 2024 (ma -20,6% sul 2019).

GUADAGNO 1 PUNTO IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, conferma una flessione dei privati, che scendono di 1,7 punti al 49,6% del totale (51,8% nei 5 mesi, -2,2 p.p.). Le autoimmatricolazioni, scendono all’11,8% di quota (-0,8 p.p.) e al 9,4% nel cumulato (-1,2 p.p.). Il noleggio a lungo termine a maggio guadagna 1 punto, al 23,4% di quota (24,0% in gennaio-maggio, +2,8 p.p.), per la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo a doppia cifra delle società Top. Il noleggio a breve termine nel mese sale al 9,3% del totale (+1,2 p.p.) e al 9,2% nei 5 mesi (+0,4 p.p.); le società salgono nel mese al 6,0% (+0,3 p.p.), al 5,6% nel cumulato (+0,1 p.p.).

IL DIESEL CEDE 1/3 DEI VOLUMI

Tra le alimentazioni, in maggio perdono quota i motori endotermici: il motore a benzina cede 6 punti, fermandosi al 25,9% (26,6% nei 5 mesi, -4,4 p.p.). Il diesel cede 1/3 dei volumi, al 9,9% di share (-4,6 p.p. e al 9,8% in gennaio-maggio, -5,1 p.p.). Il Gpl segna una forte accelerazione, salendo al 9,0% a maggio e confermando l’8,9% nel cumulato. Continua l’ascesa delle vetture ibride che salgono al 43,7% di share nel mese (+3,6 p.p.) e al 44,6% nel cumulato (+5,7 p.p.), con un 12,8% per le “full” hybrid e 30,9% per le “mild” hybrid in maggio. Come anticipato, le auto BEV nel mese salgono al 5,1% del totale (+1,5 p.p. e al 5,1% in gennaio-maggio, +2,2 p.p.), mentre le PHEV salgono al 6,4% (+3,1 p.p. e al 4,9% nei 5 mesi, +1,7 p.p.).

CRESCONO I SUV DEL SEGMENTO “b”

L’analisi della segmentazione mostra in maggio una flessione delle berline del segmento A, a fronte di una crescita dei Suv, rispettivamente all’8,0% e 2,3% del totale mercato. Anche nel segmento B flettono le berline (al 16,4%), mentre crescono i Suv, al 32,4% di share. Parallelamente, nel segmento delle medie (C) crescono le berline, al 5,0%, mentre cedono leggermente i Suv, al 20,3% di quota. In maggio segnano un calo consistente le berline del segmento D, allo 0,7%, a fronte di un buon incremento dei Suv al 7,4% di share. Nell’alto di gamma, stabile allo 0,2% la quota le berline e scende all’1,3% quella dei Suv. Infine, le station wagon rappresentano il 2,8% del totale, gli MPV il 2,4% e le sportive lo 0,8%.

ANCORA AL COMANDO IL NORD-EST

Sul fronte delle aree geografiche, in maggio il Nord Est mantiene la leadership, con il 31,7% di quota (-1,8 p.p. e al 32,1% nei 5 mesi, -2,2 p.p.), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di ben 9,5 punti, al 22,2%. Il Nord Ovest sale di 1,3 punti di quota, al 30,2% nel mese (29,0% nel cumulato, +1,2 p.p.). Il Centro Italia sale al 24,9% nel mese (+1,2 p.p., al 25,1% in gennaio-maggio), l’area meridionale scende all’8,6% e le Isole rimangono stabili al 4,6% (rispettivamente 9,0% e 4,7% nel cumulato).

EMISSIONI

Le emissioni medie di COdelle nuove immatricolazioni in maggio cedono il 6,4% a 113,3 g/Km e il 5,2% nei 5 mesi a 114,9 g/Km.

L’analisi delle immatricolazioni di maggio per fascia di COriflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta l’8,1% del mercato, il 3,3% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 7,4% e 2,5% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 66,4% (67,3% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 18,4% e quella della fascia oltre i 190 g/Km all’1,9% (rispettivamente 19,0% e 1,9% nei 5 mesi).

 

Fonte: unrae.it

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21 Maggio 2025 0

SEGNALI DI RIPRESA

Ad aprile il mercato automobilistico italiano mostra piccoli segnali di recupero, con circa 139.084 immatricolazioni che segnano una crescita del 2,7% rispetto alle 135.415 unità dello stesso mese del 2024.

Questo risultato contribuisce a ridurre la flessione del primo quadrimestre dell’anno a un -0,6% rispetto al 2024, con un totale di 583.038 immatricolazioni contro le 586.735 registrate tra gennaio e aprile dello scorso anno, anche se il confronto con il 2019 evidenzia ancora un gap significativo, pari al 18,2%.

CRESCE IL NOLEGGIO

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenzia un calo dei privati in perdita di quasi 4 punti di quota, al 47,0% del totale (52,3% nel quadrimestre, -2,3 p.p.). Le autoimmatricolazioni, in calo a doppia cifra, scendono al 10,0% di quota (-1,9 p.p.) e all’8,8% nel cumulato (-1,3 p.p.). Il noleggio a lungo termine ad aprile guadagna 1/4 delle immatricolazioni e 4,5 punti, al 25,4% di quota (24,2% nel cumulato, +3,3 p.p.), per la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo a doppia cifra delle società Top. Il noleggio a breve termine nel mese sale al 12,0% del totale (+1,1 p.p.) e al 9,1% in gennaio-aprile (+0,2 p.p.); le società guadagnano 2 decimali nel mese, al 5,6%, stabili al 5,5% nel cumulato.

LE IBRIDE AL 44,3%

Tra le alimentazioni, in aprile il motore a benzina cede 3,6 punti, al 27,3% (26,7% nel quadrimestre, -4,1 p.p.). Il diesel, con sostenuti cali in volume, si ferma nel mese al 9,9% di share (-4,5 p.p. e al 9,8% in gennaio-aprile, -5,2 p.p.). Il Gpl cede 1,3 punti, portandosi al 7,9% nel mese e all’8,9% nel cumulato (-0,5 p.p.), il metano immatricola una vettura nel mese e nel quadrimestre. Continua l’ascesa delle vetture ibride che salgono al 44,3% di share nel mese (+4,6 p.p.) e al 44,9% nel cumulato (+6,3 p.p.), con un 12,7% per le “full” hybrid e 31,6% per le “mild” hybrid in aprile. Come anticipato, le auto BEV nel mese salgono al 4,8% del totale (+2,5 p.p. e al 5,1% in gennaio-aprile, +2,3 p.p.), mentre le PHEV salgono al 5,7% (+2,4 p.p. e al 4,6% nel quadrimestre, +1,4 p.p.).

SEGMENTAZIONE

L’analisi della segmentazione mostra in aprile una flessione delle berline del segmento A, a fronte di una crescita dei Suv, rispettivamente all’8,3% e 1,9% del totale mercato. Anche nel segmento B flettono le berline (al 18,2%), mentre crescono i Suv, al 31,9% di share. Nel segmento delle medie (C) crescono sia le berline, al 4,8%, che i Suv, al 19,6% di quota. In aprile segnano una flessione le berline del segmento D, allo 0,7%, a fronte di un incremento dei Suv al 6,4% di share. Nell’alto di gamma, scende allo 0,1% la quota le berline e recupera all’1,6% quella dei Suv. Infine, le station wagon rappresentano il 3,2% del totale, gli MPV il 2,7% e le sportive lo 0,8%.

IL NORD-EST ANCORA MARKET LEADER

Sul fronte delle aree geografiche, in aprile il Nord Est, seppur in calo di un punto di quota, rimane market leader con il 34,2% (32,2% nei 4 mesi, -2,3 p.p.), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di ben 11,2 punti, al 23,0%. Il Nord Ovest guadagna quasi 2 punti di quota, al 29,0% nel mese (28,8% nel cumulato, +1,2 p.p.). Il Centro Italia sale al 24,2% in aprile (+0,9 p.p., al 25,2% in gennaio-aprile), l’area meridionale scende all’8,1% e le Isole al 4,5% (rispettivamente 9,1% e 4,8% nel cumulato).

EMISSIONI

Le emissioni medie di COdelle nuove immatricolazioni in aprile cedono il 6,2% a 114,3 g/Km e il 4,9% nel quadrimestre a 115,3 g/Km.

L’analisi delle immatricolazioni di aprile per fascia di COriflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 7,4% del mercato, il 3,1% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 7,2% e 2,3% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 67,2% (67,5% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 18,5% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,0% (rispettivamente 19,1% e 1,9% nel 1° quadrimestre).

 

Fonte: unrae.it

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17 Aprile 2025 0

dal 2018 il tasso di motorizzazione è cresciuto del 6,4%.

In Italia ci sono 694 automobili ogni mille abitanti, un dato che colloca il nostro Paese al vertice della classifica europea per tasso di motorizzazione. Un confronto con la media dell’Unione Europea, che si attesta a 571 auto per mille abitanti, evidenzia quanto la presenza di veicoli privati sia radicata nella nostra quotidianità. Dal 2018 al 2023, il numero di auto in circolazione è aumentato del 6,4%, passando da 652 a 694 ogni mille abitanti, ovvero 42 veicoli in più ogni mille persone. Questi dati provengono da un’analisi dell’Osservatorio Autopromotec basata su fonti ACI ed Eurostat.

L’aumento del tasso di motorizzazione si riflette anche nelle principali città metropolitane italiane. Tra il 2018 e il 2023, Reggio Calabria ha registrato la crescita più significativa, con un incremento dell’11,5% (da 681 a 759 auto ogni mille abitanti). Seguono Napoli (+8,5%), Bari (+6,7%), Venezia (+6,3%) e Roma (+5,8%). Aumenti più contenuti si sono registrati a Firenze (+4,3%), Bologna (+4%), Milano (+3,5%), Torino (+2,9%) e Genova (+2,3%).

Questa elevata densità di automobili è sintomatica di un problema strutturale: le carenze del trasporto pubblico. In molte aree del Paese, la scarsa efficienza e copertura del servizio pubblico spingono i cittadini a fare affidamento sull’auto privata per gli spostamenti quotidiani.

L’Osservatorio Autopromotec sottolinea come questa diffusione capillare di veicoli imponga una particolare attenzione alla loro efficienza e sicurezza. È fondamentale, quindi, adottare comportamenti responsabili, come eseguire regolarmente la manutenzione programmata e rispettare le scadenze per le revisioni obbligatorie. Solo così si può garantire un parco auto sicuro e sostenibile nel tempo.

Fonte: Autopromotec

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10 Aprile 2025 0

A MARZO SI TORNA IN POSITIVO

A marzo il mercato italiano delle autovetture inverte il trend dei mesi precedenti, segnando una crescita del 6,2%, con 172.223 immatricolazioni rispetto alle 162.140 dello stesso mese del 2024. Il primo trimestre dell’anno chiude con una flessione dell’1,6%, attestandosi a 443.906 immatricolazioni, contro le 451.320 di gennaio-marzo 2024, ma in pesante calo (-17,5%) rispetto al periodo pre-covid (2019).

 

La quota di mercato delle auto elettriche pure (BEV) a marzo sale al 5,4%, in aumento rispetto al 5,0% di febbraio e rispetto al 3,3% di marzo 2024, periodo però penalizzato dall’attesa per l’avvio degli incentivi. Le auto ibride plug-in (PHEV) confermano la stessa quota di mercato di febbraio al 4,5%, in crescita rispetto al 3,5% di marzo 2024.

FORTE ACCELERAZIONE DELLE CAPTIVE

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenzia un lieve calo dei privati in perdita di 3 punti di quota, al 46,7% del totale (54,0% nel trimestre, -1,7 p.p.). Le autoimmatricolazioni cedono 1/4 dei volumi, scendendo all’8,1% di quota (-3,4 p.p.) e all’8,4% nel cumulato (-1,2 p.p.). Il noleggio a lungo termine a marzo recupera 1/3 delle immatricolazioni, guadagnando 5,5 punti, al 26,6% di quota (23,8% nel cumulato, +3,0 p.p.), per la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo delle società Top. Il noleggio a breve termine cresce nel mese in volume e in quota, al 13,3% del totale (+0,9 p.p.); nel 1° trimestre conferma l’8,3% come nello stesso periodo 2024. Le società rimangono stabili in quota sia nel mese, al 5,3%, che nel cumulato, al 5,5%.

IL DIESEL SI FERMA AL 10,2%

Tra le alimentazioni, in marzo il motore a benzina cede 4,4 punti, al 26,7% (26,5% nel trimestre, -4,3 p.p.). Il diesel perde altri 5 punti e si ferma nel mese al 10,2% di share (9,8% in gennaio-marzo, -5,4 p.p.), mentre il Gpl – con una lieve crescita in volume – cede 0,2 punti, portandosi al 7,7% nel mese e al 9,2% nel cumulato (-0,3 p.p.); il metano non immatricola autovetture nel mese e nel trimestre. Le vetture ibride salgono al 45,4% di share nel mese (+6,4 p.p.) e al 45,0% nel cumulato (+6,8 p.p.), con un 12,8% per le “full” hybrid e 32,6% per le “mild” hybrid in marzo. Come anticipato, le auto BEV nel mese salgono al 5,4% del totale (+2,1 p.p. e al 5,2% in gennaio-marzo, +2,3 p.p.), mentre le PHEV salgono al 4,5% (+1,0 p.p. e al 4,2% nel trimestre, +1,0 p.p.).

IN CRESCITA I SUV

L’analisi della segmentazione mostra in marzo una flessione delle berline del segmento A, a fronte di una crescita dei Suv, rispettivamente all’8,9% e 1,9% del totale mercato. Anche nel segmento B flettono le berline (al 18,0%), mentre crescono i Suv, al 30,3% di share. Nel segmento delle medie (C) crescono sia le berline, al 4,9%, che i Suv, al 20,8% di quota. In marzo segnano una crescita le berline del segmento D, all’1,3% e i Suv al 6,7% di share.

Nell’alto di gamma, cedono un decimo di punto di quota le berline (allo 0,2%) e lo recuperano i Suv, all’1,5%. Infine, le station wagon rappresentano il 2,8% del totale, gli MPV il 2,2% e le sportive lo 0,7%.

IL NORD-EST MANTIENE IL COMANDO

Sul fronte delle aree geografiche, in marzo il Nord Ovest conferma il secondo posto pur salendo di 1,9 punti, al 28,4% (28,7% nei 3 mesi). Il Nord Est – seppur in calo in volume – riesce a mantenere la leadership, anche se in perdita di 2,7 punti di quota, al 35,5% di share (31,6% nel cumulato), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di ben 12,6 punti, al 22,9%. Il Centro Italia guadagna 2,3 punti, al 23,9% (25,5% in gennaio-marzo), l’area meridionale scende all’8,0% e le Isole al 4,2% (rispettivamente 9,4% e 4,8% nel cumulato).

EMISSIONI

Le emissioni medie di COdelle nuove immatricolazioni in marzo cedono il 4,4% a 115,0 g/Km; 115,6 g/Km nel trimestre (-4,5%).

L’analisi delle immatricolazioni di marzo per fascia di COriflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 7,5% del mercato, il 2,4% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 7,2% e 2,1% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 66,8% (67,6% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 19,9% e quella della fascia oltre i 190 g/Km all’1,8% (rispettivamente 19,3% e 1,9% nel 1° trimestre).

Fonte: unrae.it

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