PROSEGUE LA FASE DI CONTRAZIONE
Il mercato automobilistico italiano prosegue la sua fase di difficoltà anche nel mese di luglio, registrando una nuova contrazione, seppur più limitata rispetto al mese precedente. Con 118.493 immatricolazioni, il settore ha chiuso il mese con una flessione del 5,1%, rispetto alle 124.871 unità dello stesso periodo del 2024.
Il canale dei privati nel mese segna una battuta d’arresto ben più importante, con un calo del 13,5%, a conferma ulteriore della sofferenza del mercato.
Il bilancio dei primi sette mesi dell’anno conferma la tendenza negativa: con 973.396 immatricolazioni, il mercato perde il 3,8% rispetto alle 1.011.338 unità registrate nel periodo gennaio-luglio 2024. Ancora più significativo il confronto con il periodo pre-pandemico: la perdita rispetto al 2019 rimane pesante, con un -21,3% e oltre 263.000 unità in meno.
ACCELERATA DELLE CAPTIVE
L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenza per i privati una flessione più pesante del mercato. La quota si riduce di 5,3 punti al 56,4% del totale (52,5% nel cumulato, -3,6 p.p.). Le autoimmatricolazioni guadagnano 1 punto e mezzo, portandosi al 14,9% di quota e al 10,7% nel cumulato (-0,7 p.p.). Il noleggio a lungo termine a luglio cresce in volume e quota, guadagnando 2,7 punti, al 20,5% (23,6% nei 7 mesi, +3,2 p.p.), confermando la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo delle società Top. Il noleggio a breve termine nel mese sale all’1,6% del totale (+0,3 p.p.) e al 7,7% nei 7 mesi (+0,8 p.p.); le società recuperano 0,9 punti, al 6,7% del mercato, al 5,8% nel cumulato (+0,3 p.p.).
IL BENZINA CEDE 5,1 PUNTI
Tra le alimentazioni, in giugno perdono quota tutti i motori endotermici: il motore a benzina cede 5,1 punti, scendendo al 23,3% (25,7% nel cumulato, -4,3 p.p.). Il diesel perde quasi 1/3 dei volumi, fermandosi al 9,5% di share (-3,4 p.p. e al 9,8% in gennaio-luglio, -4,5 p.p.); il Gpl scende al 10,2% a luglio (-1,2 p.p.) e al 9,2% nel cumulato (-0,2 p.p.). Sempre molto dinamiche le vetture ibride che nel mese raggiungono il 44,6% (+4,5 p.p.) e il 44,5% (+5,5 p.p.) nei 7 mesi, con un 13,6% per le “full” hybrid e 31,0% per le “mild” hybrid in luglio. Come anticipato, le auto BEV si portano al 4,9% del totale (+1,5 p.p. e al 5,2% in gennaio-luglio, +1,4 p.p.), mentre le PHEV salgono al 7,5% (+3,6 p.p. e al 5,6% nei 7 mesi, +2,3 p.p.).
SEGMENTAZIONE
L’analisi della segmentazione mostra in luglio una flessione delle berline e dei Suv del segmento A, rispettivamente al 9,1% e 1,6% del totale mercato. Nel segmento B flettono le berline (al 17,9%) mentre recuperano leggermente i Suv, al 30,3% di share. Viceversa, nel segmento delle medie (C) crescono le berline (al 4,3%) e calano i Suv (al 19,9%). In luglio segnano un calo consistente le berline del segmento D, allo 0,6%, a fronte di un buon incremento dei Suv all’8,5% di share. Nell’alto di gamma, stabile la quota delle berline (allo 0,2%) e dei Suv (all’1,7%). Infine, le station wagon rappresentano il 2,6% del totale, gli MPV il 2,4% e le sportive lo 0,9%.
AREE GEOGRAFICHE
Sul fronte delle aree geografiche, in giugno il Nord Ovest mantiene la leadership, con una quota stabile al 30,4% (al 29,3% nei 7 mesi, +0,8 p.p.). Il Nord Est perde 1,5 punti, al 25,2% del totale (30,7% nel cumulato), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di 2,8 punti, al 22,4%. Il Centro Italia sale al 28,2% nel mese (+3,3 p.p., al 25,8% in gennaio-luglio), l’area meridionale scende al 10,6% e le Isole al 5,7% (rispettivamente 9,3% e 4,9% nel cumulato).
EMISSIONI
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in luglio cedono il 5,1% a 113,3 g/Km e il 4,4% nei 7 mesi a 114,3 g/Km.
L’analisi delle immatricolazioni di luglio per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta l’8,3% del mercato, il 4,0% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 7,8% e 2,8% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 63,4% (66,2% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 19,6% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,5% (rispettivamente 19,2% e 2,0% nei 7 mesi).
Fonte: unrae.it