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7 Marzo 2025 0

Cos’è e come funziona il SERMI? Una guida completa per gli autoriparatori

Lo schema SERMI (Forum for Access to Security-Related Vehicle Repair and Maintenance Information) è stato adottato nel 2021 dalla Commissione Europea per gestire l’accesso ai dati relativi alla sicurezza dei veicoli. Inizialmente previsto per l’agosto 2023, è stato attivato in Italia il 1° febbraio 2025.

Cos’è il SERMI?

Il SERMI è uno schema che permette agli Operatori Indipendenti (IO) di accedere ai dati relativi alla sicurezza dei veicoli in modo anonimo e non discriminatorio, attraverso strumenti e software conformi allo standard tecnico ISO 18541. Questo sistema è progettato per garantire che gli operatori indipendenti possano operare in regime di concorrenza, come previsto dai Regolamenti Euro 5/6 (715/2007 e 692/2008).

Come funziona il SERMI?

  1. Certificazione dell’Operatore Indipendente (IO): L’IO deve richiedere e ottenere una certificazione da un Conformity Assessment Body (CAB) riconosciuto dall’ente di Accreditamento preposto (Accredia in Italia).
  2. Certificato Digitale: Una volta ottenuta la certificazione, un Trust Center selezionato dall’associazione SERMI emetterà un certificato digitale. Questo certificato è necessario per accedere ai dati tramite la piattaforma del costruttore del veicolo.
  3. Supervisione: L’associazione SERMI, composta da rappresentanti dell’aftermarket indipendente e dai costruttori di autoveicoli, supervisiona il processo, seleziona il Trust Centre e assicura che le procedure siano adeguate alle necessità operative. Tra gli indipendenti, partecipano come osservatori tecnici AIRC, CECRA, FIA, FIGIEFA ed EGEA.
  4. Validità e Verifiche: La certificazione rilasciata dal CAB ha una validità di 5 anni e si applica sia alle aziende che al personale dell’IO. Sono previste ispezioni periodiche per verificare il mantenimento dei requisiti, pena la cessazione dell’accreditamento.
  5. Fornitori di Servizi Remoti (RSS): Anche i fornitori di servizi remoti che desiderano operare con informazioni di sicurezza devono ottenere la certificazione presso un CAB accreditato, così come i loro dipendenti.

Implementazione e Accesso ai Dati

A partire dal 1° febbraio 2025, solo gli operatori aftermarket certificati dai CAB abilitati potranno accedere ai dati relativi alla sicurezza del veicolo, come quelli relativi all’antifurto. Le normali operazioni di riparazione o manutenzione non sono interessate da questa novità.

Attualmente, i CAB abilitati sono RINA, KIWA e DEKRA. L’elenco ufficiale e aggiornato dei CAB è disponibile sul portale SERMI.

Importanza del SERMI

Il SERMI è fondamentale per permettere ai riparatori indipendenti di continuare a operare su determinati elementi di sicurezza del veicolo. Inizialmente, l’implementazione riguarda un gruppo limitato di dati sensibili, ma si prevede che possa garantire un accesso indiscriminato e concorrenziale a tali dati, senza compromettere la sicurezza dei veicoli e degli automobilisti.

Se lo schema SERMI dimostrasse la sua efficacia, potrebbe essere esteso per gestire l’accesso a tutti i dati tecnici dei veicoli. Considerando l’invecchiamento del parco veicolare in Italia, il settore della riparazione e manutenzione assumerà un’importanza crescente. Garantire un accesso equo, sicuro e libero da interferenze ai dati tecnici sarà cruciale per la libertà del mercato dell’autoriparazione e per proteggere gli interessi degli utenti finali.

Fonte: Autopromotec

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24 Febbraio 2025 0

L’anno si apre in flessione

Il 2025 si apre con un mercato dell’auto nuovamente in flessione. A gennaio, con un giorno lavorativo in meno, sono state immatricolate 133.692 autovetture, oltre 8.300 unità perse (- 5,9%) rispetto alle 142.010 di gennaio 2024.

I privati guadagnano 1,9 punti

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori evidenzia per i privati una flessione inferiore al mercato complessivo, che consente di guadagnare 1,9 punti e salire al 63,0% di share. In gennaio le autoimmatricolazioni si portano all’8,3% del totale (+0,4 p.p.). Il noleggio a lungo termine prosegue la scia di flessioni a doppia cifra, scendendo al 19,7% di quota (-1,6 punti), per una forte flessione delle Top, a fronte di un’ottima dinamica di crescita delle Captive. Anche il noleggio a breve termine segna una sostenuta contrazione, perdendo 0,8 punti di quota e fermandosi al 3,3%. Le società sono caratterizzate da una flessione in linea con il mercato e confermano il 5,6% del totale.

Crescono le elettrificate

Tra le alimentazioni, flettono i motori tradizionali e crescono le elettrificate: il motore a benzina archivia il mese di gennaio in calo di 3,3 punti, al 26,9% di quota, mentre il diesel perde il 45% dei volumi, scendendo al 9,3% di share (-6,5 p.p.). Il Gpl nel mese si ferma al 10,2% di share (-0,7 p.p.), mentre il metano esce di scena e non immatricola vetture. Le auto ibride salgono di ben 7 punti, arrivando al 45,0% delle preferenze, con un 11,5% per le “full” hybrid e 33,5% per le “mild” hybrid. Come anticipato, le auto BEV si portano al 5,0% nel mese, mezzo punto in meno di quanto consuntivato a dicembre, ma in crescita rispetto al 2,1% di gennaio 2024, penalizzato dall’attesa incentivi. Le plug-in si fermano al 3,6% del totale mercato, rispetto al 2,8% del corrispondente mese 2024. Nel complesso le ECV coprono l’8,6% delle preferenze.

Segmentazione

L’analisi della segmentazione mostra in gennaio un incremento delle berline e, in particolare, dei Suv del segmento A, rispettivamente al 12,2% e 2,4% di share. In flessione il segmento B, soprattutto per le berline, che scendono al 17,6% del totale, mentre i Suv salgono al 30,9%. Nel segmento delle medie (C) sia le berline che i Suv recuperano quattro decimi di punto, portandosi rispettivamente al 4,6% e al 18,2% di quota. Lieve recupero per le berline (allo 0,6% di quota) e i Suv del segmento D (al 6,1% del totale). Ottimo andamento per l’alto di gamma, con le berline allo 0,2% di quota e i Suv all’1,6%. Infine le station wagon rappresentano il 2,6% del totale, gli MPV il 2,1% e le sportive lo 0,8%.

Il centro Italia rappresenta il 26% del mercato

Dal punto di vista delle aree geografiche nel mese il Nord Est perde 2 punti e scende a rappresentare il 28,7% delle immatricolazioni (grazie comunque al noleggio, senza il quale perderebbe 5,7 punti), a pari merito al primo posto con il Nord Ovest, che conferma la quota di gennaio 2024. Il Centro Italia sale a rappresentare il 26% delle immatricolazioni totali (+1,1 punti), Sud e Isole salgono in quota, rispettivamente all’11,0% e 5,7%.

Emissioni

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in gennaio calano del 4,9% a 116,9 g/Km rispetto a 122,9 g/Km di gennaio 2024.

L’analisi delle immatricolazioni di gennaio per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 6,6% del mercato, l’1,9% è coperto dalla 21-60 g/Km. La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 68,2%, mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 19,3% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,1%

Fonte: unrae.it

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24 Gennaio 2025 0

DICEMBRE CHIUDE CON UNA FLESSIONE DEL 4,9%

Nonostante due giorni lavorativi in più, il mese di dicembre si ferma a 105.715 vetture immatricolate, in flessione del 4,9% rispetto alle 111.201 unità dello stesso mese del 2023.

Con 1.558.704 immatricolazioni, un dato inferiore alle aspettative, l’anno 2024 segna quindi una flessione dello 0,5% rispetto alle 1.566.521 unità del 2023, rimanendo significativamente al di sotto dei livelli pre-pandemia: oltre 358.000 unità in meno (-18,7%) rispetto al 2019.

LIEVE CALO DEI PRIVATI

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori evidenzia per i privati un lievissimo calo dei volumi, salendo di 3 punti al 59,7% di share; nel 2024 chiudono al 58,0% di quota (+2,5 p.p.). Flettono le autoimmatricolazioni nell’ultimo mese dell’anno, all’11,0% di share (-0,8 p.p.), mentre recuperano 1,1 punti nell’intero 2024, all’11,3% del totale. Il noleggio a lungo termine flette ulteriormente nel mese (19,4% di quota, -2,3 p.p.) e archivia il 2024 in calo di 4,4 punti, al 19,9% di quota, per una sostenuta flessione a doppia cifra delle società Top, a fronte comunque di un calo delle Captive. Seppur in riduzione in dicembre, il noleggio a breve termine sale al 5,0% nell’intero 2024 (rispetto al 4,0% del 2023). Le società sono l’unico canale di vendita in lieve incremento nel mese, ma si posizionano al 5,8% nei 12 mesi del 2024, cedendo 0,2 punti rispetto all’anno precedente (7,5% in dicembre, +0,4 p.p.).

leggero aumento del benzina nell’anno

Tra le alimentazioni, il motore a benzina archivia il 2024 in lieve crescita in volume e in quota: 29,0% di share (+0,8 punti), mentre nel mese di dicembre segna un calo delle immatricolazioni e scende al 28,1% del totale (-1,9 p.p.). Il diesel retrocede al 13,9% di quota nell’intero 2024 (-3,9 p.p.), con un dicembre in calo di 2,5 punti al 13,1%. Il Gpl chiude il 2024 al 9,4% (+0,3 p.p.), 9,2% in dicembre (+0,1 p.p.). Le ibride nell’intero anno guadagnano 4 punti e archiviano il 2024 al 40,2% di share (40,7% in dicembre), con un 11,8% per le “full” hybrid e 28,4% per le “mild” hybrid. Le auto BEV, come anticipato, chiudono l’anno 2024 al 4,2% di share, come nel 2023 (5,5% nel solo dicembre), le PHEV retrocedono al 3,3% rispetto ad un anno fa (-1,1 p.p., 3,4% in dicembre).

segmentazione

L’analisi della segmentazione mostra nell’intero 2024 una flessione delle berline del segmento A, a fronte di una crescita dei SUV, rispettivamente al 9,7% e 2,2% di share. Un aumento interessa il segmento B, con le berline al 20,7% e i Suv al 28,0%. Nel segmento delle medie (C) calano sia le berline, che si fermano al 4,6% di quota, sia i Suv al 19,4%. Stabili in quota le berline del segmento D, all’1,0%, in calo i Suv al 6,2% del totale. Buona crescita per le berline e i Suv nell’alto di gamma, rispettivamente allo 0,2% e 1,6% di quota. Infine, le station wagon rappresentano il 3,5% del totale, gli MPV il 2,1% e le sportive lo 0,7%.

nord-est al 1° posto nel 2024

Sul fronte delle aree geografiche nel 2024 il Nord Est conferma la prima posizione con una quota in crescita al 31,3%, grazie al noleggio, senza il quale perderebbe 8,7 punti. Il Nord Ovest scende al 28,5% del totale (-1,4 punti); il Centro Italia sale a rappresentare il 24,3% delle immatricolazioni totali (+0,1 punti), il Sud il 10,7% (+0,4 p.p.) e le Isole il 5,2% (+0,3 p.p.).

EMISSIONI

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in dicembre crescono dello 0,3% a 117,7 g/Km; ma in calo dello 0,3% nel totale anno, a 119,1 g/Km.

L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 riflette l’andamento nell’anno 2024 di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 5,0% del mercato, il 2,4% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 6,8% e 2,0% in dicembre). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 66,7% (63,6% in dicembre), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 21,7% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,0% (rispettivamente 22,6% e 2,2% nel mese di dicembre).

Fonte: unrae.it

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